Brian Acton, qualche anno fa, fece un colloquio da Facebook per essere assunto ma venne respinto, tornò a casa e twitta “Facebook mi ha dato picche, è stata una opportunità incredibile per conoscere persone fantastiche, guardiamo ora verso la prossima avvenuta di vita”.
Dopo andò da Twitter, fece un colloquio per esser assunto ma anche lì venne rifiutato. E ancora scrisse un commento che non aveva astio o rancore ma ringraziava sempre quell’opportunità di crescita.
Bene, dopo qualche anno questo signore fondò una sua realtà personale che in seguito vendette proprio a Facebook per la modica cifra di 19 bilioni di dollari.
Brian Acton infatti è co-founder di una famosa app che si chiama WhatsApp.
Questa storia introduce l’argomento di oggi: l’essere rifiutati.
Sicuramente fa male e ci siamo passati tutti un milione di volte. Il punto è che, se tu lo affronti in maniera corretta, il rifiuto contiene in sé una grande opportunità.
Uno degli errori più frequenti che spesso si fanno davanti ai rifiuti da parte è il non imparare niente.
Se c’è una cosa che ho capito nella mia esperienza, è che la mia vita sarà migliore quando io sarò migliore, e se comprendo il messaggio del rifiuto, allora imparerò qualche cosa e la mia vita potrà essere più ricca.
Ma passiamo ora alla parte più concreta.
Vediamo 4 indicazioni per crescere davanti ai rifiuti.
1. La prima idea è che non sei tu.
Cosa vuol dire che non sei tu?
Vuol dire che non te la devi prendere sul personale, non succede solo a te di essere rifiutato, anzi, sei in ottima compagnia.
Tutte le persone di maggior successo nella loro vita sono state rifiutate. Tu pensa ad una persona che ammiri, che ti ispira, e vai a vedere la sua storia; sicuramente troverai un rifiuto. Questo perché il rifiuto è una parte inevitabile del gioco. Possiamo essere rifiutati da delle donne/uomini a cui non piacciamo, da dei datori di lavoro che non vedono in noi determinate capacità, dai professori,…
Sicuramente poi tu non vedi tutti i rifiuti ma vedi il successo e la persona che è arrivata in cima alla scalata.
Ma qualsiasi persona per arrivare lì in cima è andato incontro a una marea di rifiuti.
Non sei tu sbagliato se vieni rifiutato, e anzi, se ci pensi un attimo, anche tu ogni giorno rifiuti tante cose e anche tu, nel corso della tua vita, avrai rifiutato diverse persone.
Ogni tanto ci avrai visto bene, ogni tanto ci avrai visto male, va bene così, è parte del gioco.
2. Invece di stare lì a leccarti le ferite di fronte al rifiuto, attiva la tua curiosità e domandati che “cosa posso portare a casa da questa esperienza?”.
È utile imparare a vedere quella cosa lì non come un rifiuto su di te, ma come un feedback su di te.
Un feedback?!
Si! Ovvero come un’informazione a te utile per correggere meglio il tiro la prossima volta.
Il rifiuto è la fine, il feedback è l’inizio.
Ma sta a te e al tuo approccio al rifiuto di scegliere se è un feedback o no.
Se è un rifiuto concludi che non sei abbastanza, se invece è un feedback concludi che non ha imparato a sufficienza.
È ascoltando il rifiuto con curiosità che lo trasformi in un feedback, e magari la prossima volta lo scongiurerai, perché grazie all’ascolto avrai imparato delle competenze che ti permetteranno di farcela la prossima vota.
3. Terza idea è la regola del 100.
Proviamo a riflettere.
Se bussi a una porta, probabilmente questa porta non si aprirà. Se bussi invece a 100 porte, probabilmente di queste 100 porte se ne apriranno una o due; se bussi a 200 porti magari se ne aprono 3 o 4. Se bussi a 300 porte magari se ne aprono 5 o 6.
Ma se non bussi a nessuna porta è matematico: non si aprirà mai nessuna porta.
E allora il punto qual è?
Il punto è che se tu hai paura del rifiuto smetterai di bussare, e se smetterai di bussare non raccoglierai mai nessun risultato. Se smetti di bussare rinunci alla possibilità di avere successo.
Perciò se hai paura del rifiuto e lo fai vincere, stai limitando in maniera molto importante le tue
potenzialità di successo.
Non permettere alla tua paura di ingabbiare il tuo potenziale, affronta il rifiuto e prendilo con filosofia.
Un ultimo flash: la vendetta non è una risposta al rifiuto.
Non devi provare niente a nessuno.
Il punto non è chi ti ha rifiutato, il punto sei tu!
Sei tu che devi pensare a migliorare te stesso.
Sei tu che devi avere bene in mente questa frase: se vuoi di più, diventa di più.
Come sempre grazie Giada 😚