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QUALI SONO I NOSTRI BISOGNI PRIMARI? (Parte 2)

  • Immagine del redattore: Giada Valmonte
    Giada Valmonte
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Ciao!

Lo scorso giovedì abbiamo iniziato a parlare di bisogni emotivi primari e di come la loro soddisfazione adeguata durante l’infanzia contribuisce alla nostra crescita emotiva e al nostro benessere psicologico.

Ci siamo soffermati sul primo bisogno: l’attaccamento sicuro.

Ma andiamo avanti con gli altri.

Autonomia, Competenza e Identità

La possibilità di affrontare da soli compiti adatti all’età, ricevere feedback e supporto, poter scoprire se stessi.

I bambini hanno bisogno di crescere, costruire la propria identità, scoprire chi sono e cosa vogliono diventare.
L’autonomia è la capacità di prendere decisioni e agire in modo indipendente, riuscendo ad affrontare sfide e nuove esperienze. I genitori possono favorire lo sviluppo dell’autonomia offrendo al bambino l’opportunità di prendere decisioni appropriate alla sua età e incoraggiandolo a esplorare il mondo in modo sicuro, offrendo supporto e indicazioni quando è necessario. La competenza è la fiducia nelle proprie capacità, che permettere di impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi. I genitori possono incoraggiare il bambino a sviluppare nuove abilità, offrendo sostegno e incoraggiamento durante il processo di apprendimento e celebrando i successi, anche quelli più piccoli.

L’identità è la consapevolezza di chi sei e cosa ti rende unico, è ciò che ti guida nelle scelte che fai e nelle relazioni che coltivi. I genitori possono creare un ambiente sicuro e amorevole in cui il bambino può esplorare e sperimentare, incoraggiandolo ad esprimere sé stesso e sostenendolo nel coltivare i suoi interessi.

Regole e Limiti Realistici

La struttura che guida la crescita del bambino.

Le regole e i limiti sono una guida sicura che permettono al bambino di crescere saldo e stabile. Quando parliamo dei limiti nell’educazione dei bambini, ci riferiamo a linee guida chiare e a regole che aiutano a capire cosa è accettabile e cosa non lo è, cosa è giusto e cosa è sbagliato, danno un senso di direzione nella vita. I limiti realistici sono fondamentali per diversi motivi: insegnano al bambino l’autodisciplina, cioè che non può avere tutto quello che vuole immediatamente ma che deve impegnarsi per ottenerlo; sono confini che forniscono un senso di sicurezza, proteggono dalle scelte sbagliate; aiutano a imparare a gestire ed esprimere le emozioni difficili; insegnano che le azioni hanno conseguenze e che ci sono responsabilità associate ai comportamenti.


La prossima volta proseguirò parlando degli ultimi due bisogni e di cosa succede nel momento in cui non vengono sufficientemente soddisfatti.

Nel frattempo, continuerò a concludere questi post con la riflessione finale della scorsa volta, che considero fondamentale:

🚨È importante riconoscere che tutti, indipendentemente dalla qualità delle cure ricevuta durante l’infanzia, avremo sperimentato momenti in cui i nostri bisogni non sono stati pienamente soddisfatti. Anche i genitori più premurosi possono commettere errori o essere influenzati da circostanze esterne che impediscono loro di rispondere adeguatamente ai bisogni dei loro figli, oppure possono esserci le circostanze della vita possono ostacolare la soddisfazione di questi bisogni. Altre volte, ciò che i genitori pensano sia il loro meglio per il bambino può non corrispondere alle sue reali necessità emotive.

 

 
 
 

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