Spesso mi viene detto “ma quindi accettare significa arrendersi?”.
FERMI!
Accettare significa iniziare a vedere la realtà così com’è, anche se non è esattamente come la vorremmo. In questo modo ci concediamo la libertà (che in realtà non ci è mai stata concessa da nessuno) di viverci i nostri stati affettivi senza tentare di sopprimerli.
La repressione genera altra repressione e tu non vuoi di certo questo per te.
L’accettazione non riguarda l’arrendersi o l’accontentarsi, piuttosto riguarda l’abbracciare la prospettiva dell’azione, agendo, appunto, su ciò che rientra nel nostro controllo. È in questo modo che non solo costruiamo fiducia in noi stessi ma, a poco a poco, costruiamo anche la vita così come la vorremmo.
Questo è il paradosso del cambiamento:
"Solo quando siamo davvero disposti ad accettare lo stato delle cose potremmo produrre un cambiamento"
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