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Immagine del redattoreGiada Valmonte

Depressione: Attraverso gli Occhi della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale



Definita la "piaga del secolo" il termine depressione è sempre più frequente nelle conversazioni, ma spesso la sua vera natura sfugge a molti.
La depressione, un disturbo del tono dell'umore, si manifesta quando il normale equilibrio del tono dell'umore perde la sua flessibilità naturale, rimanendo costantemente basso e insensibile agli stimoli esterni positivi. Questa situazione causa disagio, interferisce con le attività quotidiane e limita la libertà d'azione di un individuo.
A volte, si tende erroneamente a etichettare come "depressione" qualsiasi emozione spiacevole, confondendola con sentimenti come rabbia, frustrazione, gelosia o paura. La tristezza, se non è troppo intensa, può anche essere utile alla persona, in quanto porsi domande sul perché siamo tristi, ad esempio, può condurci a capire se abbiamo bisogno di qualcosa e può spingerci a trovare delle soluzioni ai nostri problemi.
La depressione è prima di tutto uno stato mentale, non una debolezza o colpa personale. Coinvolge una valutazione costantemente negativa e pessimistica delle situazioni, riflettendo una patologia dei modelli cognitivi e di pensiero. La perdita della capacità di provare piacere, nota come ANEDONIA, rappresenta uno degli aspetti centrali della depressione.
Diversi fattori di ordine psicologico, biologico, sociale e culturale contribuiscono all'insorgere della depressione, tra cui squilibri biochimici cerebrali, bassi livelli di serotonina, alti livelli di cortisolo (l'ormone dello stress), situazioni lavorative e familiari difficili, eventi traumatici dell'infanzia, e altri. La complessità della depressione rende difficile identificare una causa univoca.
Più specificamente, quindi, la depressione si manifesta attraverso vari sintomi di tipo fisico, emotivo, comportamentale e cognitivo:

- I sintomi fisici più diffusi sono: perdita di energie, senso di fatica, disturbi della concentrazione e della memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), mancanza di desiderio sessuale, dolori fisici, senso di nausea, visione offuscata, eccessiva sudorazione, senso di stordimento, accelerazione del battito cardiaco e vampate di calore o brividi di freddo.

- Le emozioni sono: tristezza, angoscia, disperazione, senso di colpa, vuoto, mancanza di speranza nel futuro, perdita di interesse per qualsiasi attività, irritabilità e ansia.
I sintomi comportamentali invece, sono: riduzione delle attività quotidiane, difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, evitamento delle persone e isolamento sociale, comportamenti passivi, riduzione dell'attività sessuale e tentativi di suicidio.

Gli individui afflitti dalla depressione evidenziano un modello di pensiero contraddistinto da regole o "filosofie di vita" inadeguate, aspettative irrealistiche e pensieri spontanei negativi su di sé, sul mondo e sul futuro. Coloro che affrontano la depressione sentono l'obbligo di adempiere a "doveri" per rispettare i propri valori, come ad esempio il pensiero che non possono commettere errori, o che se non sono graditi a qualcuno o che non possono essere amati. Inoltre, spesso hanno aspettative irrealistiche, stabilendo standard eccessivamente elevati per sé stessi e gli altri. Pensano che commettere errori sia totalmente proibito, che i conflitti siano inaccettabili e che debbano sempre mostrarsi di buon umore. Al contrario, alcune persone depresse ritengono di non meritare nulla, accettando passivamente tutto ciò che viene loro offerto senza cercare miglioramenti.
I pensieri spontanei che attraversano la mente di chi soffre di depressione solitamente riflettono la visione negativa che queste persone hanno di sé stesse, del mondo e del futuro. Chi ha una concezione pessimistica di sé si concentra esclusivamente sui propri difetti, percependosi come non amabile, incapace, fallito, stupido, brutto, debole o cattivo. Esempi di tali pensieri includono affermazioni come "Sono un completo fallimento!", "Mia madre mi considera un perdente!", "Sarò sicuramente antipatico!", "Niente va bene!" e "Quello che ho fatto non conta, tutti sarebbero in grado di farlo!".
Inoltre, vi sono comportamenti tipici delle persone depresse che alimentano la persistenza dell'umore depresso. Questi comportamenti, riducendo la produttività sul lavoro, il coinvolgimento in nuove esperienze e le attività ricreative, diminuiscono anche la probabilità di sperimentare emozioni positive e di cambiare le idee negative riguardo a sé stessi, al mondo e al futuro.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale emerge come un approccio efficace nel trattamento della depressione. I passi chiave includono:

- comprendere il modello cognitivo specifico del paziente
- modificare comportamenti disfunzionali
- identificare e contrastare pensieri negativi
- affrontare errori di ragionamento e pretese disfunzionali
- prepararsi per il futuro senza ricadute depressive.

In conclusione, la depressione non è semplicemente un abbassamento dell'umore, ma una complessa condizione che altera il pensiero, il comportamento e la rappresentazione di sé, degli altri e del mondo.
La terapia cognitivo-comportamentale si presenta come un mezzo efficace per modificare queste modalità disfunzionali e ripristinare una qualità di vita più positiva.

RICORDATI: sei il tuo sostegno principale, il motore del tuo cambiamento e della crescita personale.

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