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LA NOCE DI COCCO CHE CI TIENE PRIGIONIERI

  • Immagine del redattore: Giada Valmonte
    Giada Valmonte
  • 5 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min
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Cosa non riesci a lasciare andare?

C’è una storia molto interessante che racconta di alcuni cacciatori che usano una trappola ingegnosa per catturare le scimmie: prendono una noce di cocco, le fanno un foro, ci mettono dentro un frutto e la legano a un albero.
Il foro è abbastanza grande da permettere alla scimmia di infilare la mano, ma non abbastanza da far uscire il pugno chiuso che stringe il bottino.

La scimmia arriva, vede il frutto, infila la mano, lo afferra.
Ma quando prova a tirarla fuori, non riesce.
Potrebbe liberarsi in un secondo, basterebbe aprire la mano e lasciar andare.
Eppure non lo fa: resta lì, intrappolata, mentre il cacciatore si avvicina.

Non sono solo le scimmie

Sorridiamo, ma a pensarci bene lo facciamo anche noi.
Restiamo aggrappati a qualcosa che non funziona più — un’idea, una relazione, un rancore, un “dovrebbe” — e ci convinciamo che mollare significherebbe perdere.
Così restiamo lì, stretti alla nostra noce di cocco, bloccati e stanchi.

In psicologia lo chiamiamo attaccamento o resistenza al cambiamento, ma nella vita di tutti i giorni si manifesta come:

  • “Non posso lasciarlo, dopo tutto quello che abbiamo passato.”
  • “Se cedo io, perdo.”
  • “Deve capire, non posso far finta di niente.”

E intanto la vita scorre.
Più stringiamo, più restiamo fermi.

Lasciare andare non significa arrendersi

A volte confondiamo il lasciare andare con la resa.
In realtà è un gesto di lucidità: scegliere la libertà invece dell’illusione del controllo.
Non sempre possiamo cambiare l’altro, sistemare tutto o capire ogni cosa.
Ma possiamo smettere di sacrificare la nostra pace per qualcosa che non ci nutre più.

Lasciare andare non è debolezza.
È accorgersi che stiamo stringendo troppo, che il prezzo della presa è la nostra serenità.

Qual è la tua noce di cocco?

Cosa stai continuando a stringere?
Una persona che non vuoi perdere?
Un’idea di come dovrebbero andare le cose?
La rabbia per un torto che non riesci a dimenticare?
Un’immagine di te che non vuoi deludere?

Prova a chiederti: “Se la lasciassi andare, cosa succederebbe davvero?”
Forse scopriresti che la libertà non è nel tenere, ma nel mollare.

In sintesi

La scimmia resta intrappolata perché non sa aprire la mano.
Noi restiamo intrappolati per lo stesso motivo.
Ma ogni volta che scegliamo di lasciare andare, ci restituiamo alla vita.

La pace non si conquista stringendo più forte.
Arriva nel momento esatto in cui decidiamo di allentare la presa.
 
 
 

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