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QUALI SONO I NOSTRI BISOGNI EMOTIVI PRIMARI? (Parte 1)

  • Immagine del redattore: Giada Valmonte
    Giada Valmonte
  • 5 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 3 giorni fa


Quando pensiamo a noi stessi e a alle nostre relazioni con gli altri, spesso non consideriamo quanto le esperienze dell’infanzia modellano il nostro modo di interagire con il mondo. 

I bisogni emotivi primari sono universali e ci accompagnano dai primi giorni di vita fino all’età adulta. Quando vengono soddisfatti in modo adeguato durante l’infanzia, contribuiscono alla nostra crescita emotiva e al nostro benessere psicologico.

Ma cosa sono?

Sono esigenze psicologiche FONDAMENTALI che ogni essere umano ha fin dall’infanzia e che devono essere sufficientemente soddisfatte per poter crescere in modo sano, sicuro e sereno.
Non sono “capricci” o bisogni passeggeri, ma NECESSITA’ PROFONDE che influenzano il nostro modo di pensare, sentire e comportarci per tutta la vita.

I bisogni emotivi primari sono cinque:

  1. Attaccamento sicuro agli altri;
  2. Autonomia, Competenza e Identità;
  3. Regole e Limiti realistici;
  4. Libertà di esprimere bisogni ed emozioni;
  5. Spontaneità e gioco.
 
Oggi parliamo del primo.

Attaccamento Sicuro



La sensazione di sentirsi avvolti in un abbraccio di amore e accettazione incondizionata, di sentirsi al sicuro e di vivere in un ambiente stabile.

I bambini sono simili a giovani alberi: come le radici forniscono stabilità e nutrimento all’albero, così l’attaccamento fornisce una base solida su cui costruire lo sviluppo emotivo e relazionale di un individuo. Il bisogno di attaccamento sicuro abbraccia molteplici sfaccettature, tra cui la sicurezza, la stabilità e la prevedibilità, la sintonizzazione emotiva, l’affetto, e l’accettazione incondizionata.

La sicurezza si collega ad un ambiente familiare in cui il bambino si sente protetto, rassicurato e al riparo dalle minacce esterne.
La stabilità e la prevedibilità forniscono un terreno solido da cui partire, consentendogli di apprendere a gestire il cambiamento.
La sintonizzazione emotiva, è una connessione empatica che permette al bambino di sentirsi compreso, ascoltato e validato nelle proprie emozioni e bisogni.
L’affetto, manifestato attraverso gesti di tenerezza, carezze e parole gentili, nutre il bambino, rafforzando il legame affettivo con i genitori e garantendo un senso di connessione emotiva.
L’accettazione incondizionata crea nel bambino la sensazione di avere valore come persona.
 


🚨È importante riconoscere che tutti, indipendentemente dalla qualità delle cure ricevuta durante l’infanzia, avremo sperimentato momenti in cui i nostri bisogni non sono stati pienamente soddisfatti. Anche i genitori più premurosi possono commettere errori o essere influenzati da circostanze esterne che impediscono loro di rispondere adeguatamente ai bisogni dei loro figli, oppure possono esserci le circostanze della vita possono ostacolare la soddisfazione di questi bisogni. Altre volte, ciò che i genitori pensano sia il loro meglio per il bambino può non corrispondere alle sue reali necessità emotive.
 
 
 

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