Relazioni che fanno male: come uscirne davvero
- Giada Valmonte
- 25 set
- Tempo di lettura: 3 min

Ti è mai capitato di sentirti stanco, confuso, svuotato… proprio in una relazione che dovrebbe farti stare bene?
A volte non servono grandi litigi o scene da film drammatico per dire che una relazione fa male.
Basta il modo in cui ti senti, ogni giorno, quando sei con quella persona.
Magari ti dici:
“Mi ama… ma allora perché mi sento sempre sotto esame?”
“Non succede nulla di grave… ma non mi sento più me stesso/a.”
“Forse sono io che pretendo troppo…”
Se hai pensato anche solo una volta una di queste frasi, forse qualcosa da guardare meglio c’è.
E oggi proviamo a farlo insieme. Senza giudizi, con molta delicatezza.
🔍 Come riconoscere una relazione che fa male
Non tutte le relazioni tossiche sono fatte di urla o maltrattamenti evidenti.
A volte sono silenziose, ma costanti. Goccia dopo goccia, ti svuotano.
Ecco alcuni segnali:
Ti senti confusa/o: un giorno sembra andare tutto bene, il giorno dopo sei in crisi
Ti colpevolizzi spesso, anche quando non hai fatto nulla di male
Cerchi continuamente approvazione o paura di “sbagliare”
Hai paura di dire quello che pensi, per non farlo arrabbiare / ferire
Quando ti allontani, ti manca… ma quando sei vicino, stai male
Una frase che sento spesso in studio è:
“Non è che mi tratta male… ma mi sento annullata, piccola, sbagliata.”
🧠 Perché restiamo, anche quando fa male?
Questa è forse la parte più difficile da capire… e anche da accettare.
Restiamo perché ci sono legami che, anche se fanno soffrire, ci fanno sentire “a casa”.
Non perché siano sani, ma perché sono familiari.
E se da piccoli abbiamo imparato che l’amore era fatto anche di giudizio, freddezza, assenza… allora forse non ci sembra così strano quando lo ritroviamo da adulti.
Restiamo perché:
Abbiamo paura della solitudine
Ci sentiamo sbagliati o non abbastanza
Ci aggrappiamo alla speranza che “prima o poi cambierà”
Crediamo che nessun altro potrà amarci
È la gabbia dell’abitudine e del bisogno, non dell’amore.
⚠️ Attenzione al “gaslighting” e alla manipolazione emotiva
A volte chi ci fa del male non è apertamente "cattivo".
Anzi, può sembrare affettuoso, tenero, protettivo… per poi farci sentire insicuri, colpevoli o esagerati.
Questo meccanismo si chiama gaslighting: una forma di manipolazione in cui vieni portata/o a dubitare delle tue emozioni, dei tuoi ricordi, della tua realtà.
Frasi tipiche:
“Sei troppo sensibile.”
“Ti inventi tutto.”
“Se stai male, è perché vuoi starci.”
“Ma non vedi quanto faccio per te?”
E così, piano piano, inizi a dubitare di te stessa/o.
E a pensare che forse sei tu il problema.
🌱 Come si esce da una relazione che fa male?
Uscirne non è semplice. Non basta “volerlo”.
Serve tempo, forza, e spesso anche aiuto.
Ecco qualche passo possibile:
Riconoscere che fa male.
Smettere di minimizzare. Se ti svuota, ti ferisce, ti umilia… fa male, punto.
Parlarne con qualcuno.
Un’amica sincera, un terapeuta, un diario. Dargli voce lo rende reale.
Fermarsi a osservare i propri bisogni.
Cosa cerchi in quella relazione? Cosa ti manca davvero?
Fare un piccolo passo.
Non serve andarsene domani. Forse oggi puoi solo mettere un confine. O dire “questa cosa non mi fa bene”.
Cercare sostegno psicologico.
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