RIPARTIRE SENZA FORZARSI: E SE A SETTEMBRE NON TI SENTI MOTIVATO?
- Giada Valmonte
- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min

Ciao!
Settembre è alle porte ed è ovunque raccontato come il mese dei nuovi inizi. L’energia del “ricomincio da me”, i buoni propositi, l’iscrizione in palestra, i progetti da realizzare, le routine da rispolverare.
Ma la verità — più silenziosa — è che non tutti si sentono carichi, freschi e pronti a ripartire.
Anzi.
C’è chi torna dalla pausa estiva ancora più stanco.
Chi non ha trovato il tempo per riposare davvero.
Chi, invece di ritrovare sé stesso, si è sentito più disconnesso che mai.
E allora… che si fa, quando tutti parlano di slancio e tu vorresti solo tempo, silenzio, tregua?
🌫 Settembre: tra aspettative e realtà
I social, i media, le pubblicità… tutto sembra dirci che a settembre dovremmo:
avere energia rinnovata,
essere pieni di idee,
fare ordine, pulizie, detox, iscrizioni, piani, strategie.
Ma la verità è che settembre non è un mese magico.
È solo un rientro.
Spesso con una valigia ancora da disfare, un sonno non ancora recuperato, e un cuore un po’ spaesato.
🧠 Il paradosso della motivazione
La motivazione non si accende a comando.
Non risponde al calendario.
E soprattutto… non cresce sotto pressione.
Anzi: più ci forziamo a “sentirci motivati”, più rischiamo di aggiungere frustrazione al vuoto.
È come dire a una pianta che deve fiorire solo perché è arrivata la primavera.
Senza però averla innaffiata, protetta, nutrita.
💭 “E se fossi io quello sbagliato?”
Spoiler: non sei tu quello sbagliato.
È l’idea che si debba essere sempre pronti, sempre attivi, sempre produttivi a essere disfunzionale.
Non sei tu a mancare di forza di volontà.
Se ti senti lento, confuso, stanco… forse è solo il tuo corpo e la tua mente che stanno ancora rientrando.
✨ E se invece ripartissi con gentilezza?
Invece di forzarti, potresti iniziare così:
Non fare tutto subito. Dai priorità a ciò che ti serve davvero, non a ciò che “dovresti” fare.
Accogli anche la stanchezza. Non tutte le emozioni sono negative. La fatica può parlarti di bisogni da ascoltare.
Fai spazio al vuoto. A volte serve un po’ di silenzio per capire dove si vuole andare.
Rallenta il passo. Solo rallentando puoi capire se stai andando nella direzione giusta — o solo correndo per non restare indietro.
🌱 Un piccolo esercizio: il tuo settembre gentile
Prenditi cinque minuti e scrivi su un foglio:
✎ “Cosa posso scegliere di fare con gentilezza in questo inizio?”
Magari è:
alzarti senza telefono,
rimandare qualcosa senza sensi di colpa,
darti una pausa in più al giorno,
non giudicare la tua lentezza.
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