Sei un po' stressato? Hai 200 cose da fare in un giorno?
Insomma, ammettiamolo, chi è che non è stressato oggi??
Quando chiedo alle persone "Sei stressato/a oggi?" Il 99% mi dice "Caspita, sì che sono stressato" (spesso con espressioni leggermente più colorite di "caspita").
Poi, se chiedi: "Ma che cos'è lo stress per te?". Allora vedi che lì si apre un ventaglio di definizioni e talvolta anche distanti le une dalle altre.
Per te lo stress che cos'è?
Per alcuni lo stress è il traffico in auto. Oppure, la coda alle poste. Per altri, invece, affrontare lo stress significa magari non avere i soldi per pagare le bollette di fine mese, o dover superare la perdita di persone care, avere tre figli da educare, aver perso il lavoro e così via.
Insomma, la questione è molto soggettiva. Al netto di tutte queste sfumature, comunque, oggi voglio fornirti quattro strumenti per poter affrontare al meglio lo stress.
Innanzitutto, di fronte a qualsiasi tipo di evento stressante che devi affrontare hai tre opzioni:
1. Chiamarti fuori dalla situazione;
2. Cercare di cambiare la situazione;
3. Provare ad accettarla.
Esempio: magari c'è il collega che ti stressa con un milione di richieste all'ora. Cosa possiamo fare?
Puoi pensare di dargli una testata? Oppure puoi prendere in considerazione l'ipotesi che non preveda l’intervento dei carabinieri, quindi magari ti licenzi o chiedi di cambiare ufficio? Oppure, puoi avvicinarlo e cercare un modo per chiarirti, e mediare e risolvere la questione.
O, ancora, puoi fartene una ragione e concentrare la tua attenzione, le tue energie, il tuo tempo altrove.
Altro esempio: la tua vita di coppia inizia a darti troppi stress. Lasci il tuo partner e ricominci da te stesso? Oppure, cerchi di sistemare le cose? O, ancora, dici a te stesso: senti, non cambierà mai probabilmente in questi aspetti, però, a conti fatti, questa relazione per me è importante e quindi la accetto così, andiamo avanti.
Bene, qual è la cosa giusta da fare? Qual é, tra queste tre, la strada che tu devi prendere?
Io non lo so. Perché? Perché dipende. In alcune situazioni è giusto mollare il colpo. In altre, invece, è bene andare lì sotto, e cercare di modificare, negoziare, mediare. In altre ancora quella cosa giusta da fare è quella di accettare. Però devi saperlo tu, cioè tu devi riflettere in maniera consapevole sui pro e sui contro che ognuna di queste tre alternative ha.
Solo così potrai prendere una decisione consapevole su come comportarti o meno.
Dopo aver fatto queste riflessioni preliminari e aver capito quello che devi fare, è il tempo di farlo, cioè di passare all'azione. Davanti allo stress è fondamentale attivarsi per cercare di arginarlo. Se non fai questa cosa, se lo lasci espandere come una macchia d'olio, allora diventi suo complice.
RICORDA: "occuparsi è meglio di preoccuparsi".
Lo stress solitamente prima di tutto è una questione mentale e quindi la scelta migliore è la scelta del fare, non tanto del pensare.
Prendi carta e penna e inizia a scrivere le cinque azioni che devi intraprendere per iniziare ad andare verso la direzione che hai deciso .
Vuoi mollare il colpo? Ottimo, quindi, scrive cinque cose che fai per andare verso questa direzione
Oppure, hai deciso di accettare la situazione? Ottimo, scrivi cinque cose concrete, o cinque cose che devi procurarti per poter iniziare ad andare nella direzione di accettare quella cosa lì.
Altro punto molto importante: rispetta i tuoi limiti.
Lo stress, quando è eccessivo, ti sta dicendo che stai toccando un po' i tuoi limiti. Il che secondo me è positivo perché, in questo modo, impari anche a conoscerti meglio, e magari, poco alla volta, se ci lavori, puoi leggermente spostare alcuni di questi tuoi limiti.
Occorre, però, anche imparare a rispettarli!
Quando prendi l'aeroplano, le hostess cosa dicono? “In caso di emergenza scenderà la mascherina per l'ossigeno. Prima indossala tu e, dopo, aiuta gli altri a fare lo stesso”.
Quindi, se sei una di quelle persone che si sovraccarica di impegni per aiutare gli altri, ricordati questa cosa: se non sei a tuo agio con te stesso o con te stessa, non riuscirai neanche ad essere d'aiuto agli altri.
Se ne sentiamo il bisogno, insomma, dobbiamo anche fermarci, e dedicare del tempo a noi stessi, alla pausa, al relax, al rigenerarci. Non possiamo insomma tirare la corda troppo, ventiquattr'ore su ventiquattro.
Ultima indicazione: prova a guardare lo stress da un punto di vista un po' diverso.
La ricerca infatti ci dice che guardare lo stress come a un qualche cosa che ci distrugge, porta a far sì che diventi un po' una specie di profezia che si auto-realizza. Invece, iniziare a vederlo come uno stimolo utile ad affrontare meglio le sfide, ci può aiutare. Nello specifico parrebbe vero che la maggior parte delle persone infelici sono le più stressate, ma se si vanno a vedere i dati si può notare che le persone più felici sono anch'esse all'interno di quel gruppo di persone che conducono vite molto stressanti. La differenza è data dal modo di vedere la stessa identica cosa (lo stress) e di conseguenza si modifica l'effetto che questo ha su di noi.
Pensa a un nuovo lavoro che ti spinge oltre i tuoi limiti, una nuova sfida stimolante ma che allo stesso punto ti fa uscire dalla tua zona di confort. Può provocarti stress, ma è uno stress positivo, perché ti spinge ad attivare delle risorse che magari avevi dimenticato, a correre, ad arrangiarti in nuovi modi, a scoprire nuove creatività. Insomma: ti può anche rendere migliore.
Chi grazie allo stress raggiunge la felicità, invece dell'infelicità, parrebbe portato a trovare un significato più profondo all'interno dei sacrifici e degli sforzi da compiere.
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