
Gli attacchi di panico fanno parte dei disturbi d’ansia. Come ho già detto in uno dei primi post l’ansia è un’emozione che ha rivestito un ruolo adattivo nella condizione umana di tutti i tempi e ha la funzione di rendere la mente immediatamente attiva e responsiva per reagire ad eventuali pericoli o per affrontare sfide sociali come esami o prove importanti.
Eliminarla completamente risulta impossibile e non sarebbe, peraltro, neanche auspicabile.
Tuttavia, se risulta troppo elevata è fondamentale normalizzarla.
La società odierna ci impone un tipo di vita abbastanza frenetico e richiedente sottoponendoci ogni giorno a continue pressioni che innalzano il nostro livello di stress.
Tutto questo ha un impatto sul nostro stile di vita e predispone il nostro organismo ad una maggiore vulnerabilità all’ansia.
Tutti noi nasciamo con un livello di ansia basale che si innalza quando aumenta il livello dello stress fino a raggiungere una soglia, oltre la quale, può verificarsi un attacco di panico.
L’attacco di panico è un breve episodio circoscritto di ansia intollerabile che dura dai 5 ai 20 minuti al massimo ad insorgenza improvvisa, caratterizzato da intensa paura e associato ad un senso di catastrofe imminente.
…ma perché vengono gli attacchi di panico?? 🤔
Per dare una risposta a questa domanda è importante sapere che l’ansia si manifesta con:
· sintomi fisiologici (aumento del battito cardiaco, vertigini, sudorazione, nausea, debolezza, formicolio, sensazione di soffocamento, tensione muscolare, respiro affannoso);
· sintomi cognitivi (paura di perdere il controllo, paura di morire, paura di impazzire, paura del giudizio negativo altrui, confusione, scarsa concentrazione, pensieri e immagini spaventose, difficoltà di ragionamento);
· sintomi comportamentali (la fuga, l’evitamento di determinate situazioni, la ricerca di rassicurazioni, l’agitazione, la difficoltà a parlare e l’iperventilazione);
· sintomi emotivi (nervosismo, irritazione, frustrazione, impazienza).
Inoltre, ricorda che quando sei in iperventilazione (cioè respiri in modo più veloce e affannoso e con più intensità del necessario) il tuo cervello riceve più ossigeno come durante una normale corsa. Le vertigini e la sensazione di stordimento sono provocate dalla velocità del tuo respiro.
…ma cosa succede se iniziamo a considerare pericolosi i sintomi dell’ansia? Cosa succede quando sentiamo il cuore battere in fretta, il respiro affannoso, la tensione, le vertigini, oppure percepiamo il nostro stato mentale ansioso? 🤔
Accade precisamente che i sintomi dell’ansia possano diventare a loro volta motivo di ulteriore ansia.
È sufficiente pensare che stia accadendo qualcosa di terribile, che si stia per impazzire o perdere il controllo, che si stia per fare qualcosa di imbarazzante per far crescere ancora di più l’ansia, il meccanismo attacco/fuga si intensifica e così aumentano i sintomi in un terribile circolo vizioso.
Vediamo cosa succede attraverso questo schema.

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