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PERCHÉ RIPETO SEMPRE GLI STESSI ERRORI?LA RISPOSTA È NEI TUOI SCHEMI (Parte 3)

  • Immagine del redattore: Giada Valmonte
    Giada Valmonte
  • 8 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Ciao!

Negli ultimi post abbiamo esplorato i principali domini della Schema Therapy: raggruppamenti di schemi maladattivi che si formano quando alcuni bisogni fondamentali non vengono soddisfatti durante l’infanzia.

Abbiamo già parlato di:

  • Distacco e Rifiuto
  • Mancanza di Autonomia e di Abilità
  • Mancanza di Limiti

Oggi completiamo il nostro viaggio con gli ultimi due domini:

  • Dominio di Orientamento all’altro
  • Dominio di Ipercontrollo e Inibizione Emotiva

Questi schemi, spesso più “invisibili” e socialmente accettati, possono generare molta sofferenza interna, anche se all’esterno sembrano solo tratti di altruismo, autocontrollo o responsabilità.

🧩 Dominio di Orientamento all’altro

Questo dominio si sviluppa quando il bambino impara che i bisogni degli altri contano più dei propri. Spesso si tratta di contesti in cui l’amore era condizionato all’obbedienza, alla buona condotta o al compiacimento. Da adulti, queste persone si adattano e si sacrificano per mantenere l’approvazione o evitare il rifiuto.

Cosa si prova?

Chi presenta questi schemi può sentirsi:

  • in colpa quando mette sé stesso al primo posto;
  • svuotato, come se vivesse la vita degli altri;
  • bisognoso di approvazione per sentirsi “abbastanza”;
  • in ansia se entra in conflitto o se delude qualcuno;
  • incapace di riconoscere e comunicare i propri bisogni.

Gli schemi che fanno parte di questo dominio sono:

  • Autosacrificio

    “Se dico di no, ferirò qualcuno”

    Mettere costantemente i bisogni altrui davanti ai propri. Si accompagna spesso a esaurimento emotivo, rabbia repressa, difficoltà a chiedere aiuto.

  • Ricerca di approvazione/riconoscimento

    “Valgo solo se piaccio agli altri”

    Forte dipendenza dal giudizio altrui, bisogno di piacere, essere apprezzati o riconosciuti. Si può perdere il contatto con ciò che si vuole davvero.

Origini comuni:

  • Genitori esigenti, giudicanti o bisognosi;
  • Esperienze in cui il bambino ha dovuto “prendersi cura” degli adulti;
  • Clima familiare basato sul dovere, la colpa o la performance;
  • Mancata validazione delle emozioni o dei desideri personali.

🧩 Dominio di Ipercontrollo e Inibizione Emotiva

In questo dominio, i bambini crescono imparando che le emozioni sono pericolose, inutili o fonte di vergogna. Imparano a sopprimerle, a razionalizzare o a controllare tutto ciò che è “troppo” – emozioni, impulsi, vulnerabilità.

Cosa si prova?

Chi rientra in questo dominio può:

  • faticare a lasciarsi andare o esprimere emozioni;
  • vivere con un costante autocontrollo e tensione interna;
  • sentire di dover essere sempre razionale, “perfetto” o impeccabile;
  • avere difficoltà a rilassarsi, giocare o connettersi con gli altri;
  • provare vergogna per i propri bisogni emotivi o corporei.

Gli schemi più comuni:

  • Inibizione emotiva

    “Non devo mostrare emozioni”

    Soppressione di emozioni, spontaneità o bisogni. Si accompagna spesso a rigidità, blocchi emotivi, difficoltà relazionali.

  • Standard severi/Ipercriticismo

    “Devo fare tutto alla perfezione”

    Autoesigenze altissime e autocritica costante. Chi ha questo schema si sente spesso inadeguato, anche quando raggiunge risultati importanti.

  • Negatività/Pessimismo

    “Prima o poi andrà tutto storto”

    Tendenza a vedere il lato negativo, aspettarsi il peggio o preoccuparsi eccessivamente. Può portare a depressione, ansia, rinuncia.

Origini comuni:

  • Ambienti familiari freddi, controllanti o eccessivamente orientati alla performance;
  • Assenza di modelli che esprimono e accolgono le emozioni;
  • Esperienze in cui vulnerabilità o spontaneità venivano punite o ridicolizzate;
  • Famiglie con eventi traumatici o instabilità, dove “essere forti” era l’unica opzione.

E adesso?

Se ti sei riconosciuto/a in qualcuno di questi schemi, sappi che non sei solo. Questi meccanismi si formano per proteggerci in ambienti difficili, ma spesso continuano ad agire anche quando non sono più utili.
Riconoscerli è il primo passo per iniziare un cambiamento. Nei prossimi articoli parleremo di come trasformare questi schemi e costruire una relazione più sana con sé stessi e con gli altri.

A presto 💛
 
 
 

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