Come affronti solitamente una situazione in cui provi disagio?
Spesso, la nostra prima reazione sul come affrontare il disagio è cercare di evitare, per quanto possibile, quegli eventi che potrebbero metterci in difficoltà.
Che senso avrebbe infatti ritrovarsi ad affrontare e gestire una situazione di disagio se in qualche modo posso evitarlo?
Sembra quindi che tenersi a debita distanza dalle difficoltà e da tutto ciò che ci crea disagio sia il modo migliore per prenderci cura del nostro benessere.
E se non fosse proprio così?
Voglio soffermarmi insieme a te sull’importanza di questo argomento, come affrontare il disagio, e per farlo voglio raccontarti una splendida metafora, quella dell’aragosta e del suo guscio.
Tanto tempo fa, quando il mondo era stato creato da poco, una certa aragosta decise che il Creatore aveva fatto un errore. Così fissò un appuntamento per discutere con Lui la questione.
“Con tutto il dovuto rispetto” disse l’aragosta “vorrei protestare per il modo in cui hai disegnato il mio guscio. Vedi, non appena mi abituo al mio rivestimento esterno, ecco che devo abbandonarlo per un altro scomodo, e oltretutto è una perdita di tempo”.
Al che il Creatore replicò: “Capisco, ma ti rendi conto che è proprio il lasciare un guscio che ti permette di andare a crescere dentro un altro?”.
“Ma io mi piaccio così come sono!” disse l’aragosta.
“Hai proprio deciso così?”, chiese il Creatore.
“Certo” rispose l’aragosta.
“Molto bene”, sorrise il Creatore, “d’ora in poi il tuo guscio non cambierà e tu continuerai a essere così come sei ora”.
“Molto gentile da parte Tua” disse l’aragosta e se ne andò.
L’aragosta era molto contenta di poter continuare a indossare lo stesso vecchio guscio ma giorno dopo giorno quel che prima era una leggera e confortevole protezione cominciò a diventare ingombrante e scomodo. Alla fine arrivò al punto di non riuscire neanche più a respirare dentro il vecchio guscio. Allora, con un grande sforzo, tornò dal Creatore.
“Con tutto il rispetto”, sospirò l’aragosta, “contrariamente a quello che mi avevi promesso, il mio guscio non è rimasto lo stesso. Continua a restringersi sempre di più”.
“No di certo”, disse il Creatore, “il tuo guscio potrà essere diventato più duro col passare del tempo ma è rimasto della stessa misura. Tu sei cambiato dentro, all’interno del guscio”.
Il Creatore continuò: “Vedi, tutto cambia continuamente. Nessuno resta lo stesso. È così che ho creato le cose. La possibilità più interessante che tu hai è quella di poter lasciare il tuo vecchio guscio, quando cresci”.
“Ah…capisco!” disse l’aragosta, “ma devi ammettere che ciò è abbastanza scomodo”.
“Sì”, rispose il Creatore, “ma ricorda…ogni crescita porta con sé la possibilità di un disagio…insieme alla grande gioia nello scoprire nuovi aspetti di sé stesso. Ma non si può avere l’una senza l’altra”.
“Tutto ciò è molto saggio” disse l’aragosta.
“Se permetti, ti dirò ancora qualcosa”, disse il Creatore. “Ogni volta che lascerai il tuo vecchio guscio e sceglierai di crescere, coltiverai una forza nuova dentro di te. E in questa forza troverai una nuova capacità di amare te stessa e di amare coloro che ti sono accanto, di amare la vita stessa. È questo il mio progetto per ognuno di voi”.
Qual è l’insegnamento che ne possiamo ricavare?
💡Lo stimolo che permette all’aragosta di crescere nasce da una sensazione di inadeguatezza, di disagio.
Supponiamo per assurdo che l’aragosta possa permettersi cure mediche, al primo segnale di disagio si farebbe prescrivere per lo meno un antidolorifico, proverebbe probabilmente un momentaneo sollievo ma, a lungo andare, non si libererebbe mai del proprio guscio, non crescerebbe mai e morirebbe.
Questo ci porta a fare una riflessione su come i momenti difficili siano anche quelli che consentono una maggiore crescita.
RICORDA: Se riesci a sfruttare i momenti di disagio anziché subirli puoi crescere!
P.S. Andrò in ferie per due settimane, ci rivediamo il 29 agosto con nuovi argomenti !
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