“Pensa bene prima di prendere una decisione”. “Rifletti su quello che hai fatto”. Quante volte nella vita siamo stati invitati ad utilizzare il pensiero e la riflessione a fronte di una situazione problematica.
L’essere umano si è evoluto grazie al pensiero e alla razionalità, la previsione degli esiti di un dato comportamento o di una data situazione ha fatto sì che ci potessimo proteggere da conseguenze anche molto negative.
Il rimuginio è uno stile di pensiero caratterizzato dalla concatenazione di pensieri con valenza negativa e relativamente incontrollabili, attivata nel tentativo di mettere in moto un problem solving mentale su una questione dal risultato incerto (Borkovec et al. 1983).
È un processo normale, ma ne esistono di due tipi; uno produttivo ed uno patologico. Il rimuginio patologico è creato dal nostro stile e dal nostro desiderio di controllare il rimuginio stesso. Questa attitudine circa il rimuginio ci porta ad adottare modalità di controllo che alla lunga renderanno meno modificabile il rimuginio stesso.
Ma vediamo meglio tramite questa tabella quali sono le differenze:
Quali possono essere gli effetti negativi del rimuginio patologico?
· Scarsa o nulla attenzione al momento presente.
· Scarsa o nulla formazione del ricordo del momento presente.
· Mantenimento di emozioni disturbanti.
· Scarsa efficacia nei comportamenti.
· Scarsa efficacia nella risoluzione dei problemi e nel prendere decisioni.
Ebbene sì, il rimuginio (patologico) ci inganna.
Questo perché pensiamo che sia utile anche se non è così. Esattamente sono diversi i modi in cui il nostro pensiero ci inganna:
· attenua lo stato d’animo sgradevole che immediatamente soggiunge nel momento in cui pensiamo a qualcosa che ci preoccupa;
· può essere scambiato per una strategia efficace di soluzione dei problemi;
· può essere ritenuto una strategia di distrazione da preoccupazioni ancora peggiori;
· anche se non risolve i problemi pensiamo che possa servire a sopportarli meglio quando arrivano.
La verità è che il rimuginio non è utile affatto e questo per diverse ragioni.
Anzitutto non aiuta ad affrontare il problema ma è solo una strategia fallace e vuota che comporta solo uno spreco di tempo ed energie; è infatti diverso dal problem solving, ovvero l’elaborazione di piani efficaci orientati alla risoluzione del problema. Inoltre quando rimuginiamo non esiste un problema concreto di cui preoccuparci, in quanto ci si preoccupa in maniera generica di possibili ed eventuali catastrofi future.
RICORDA: il futuro non lo conosciamo, per cui non sappiamo né se mai ciò che temiamo accadrà realmente né esattamente che cosa accadrebbe se le cose effettivamente andassero male.
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