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Immagine del redattoreGiada Valmonte

VERGOGNA E SENSO DI COLPA: COME PUOI GESTIRLE?


Eccomi!

Come promesso oggi approfondiremo i cinque aspetti che ci possono aiutare a superare il senso di colpa e della vergogna.

Accertarsi della gravità delle proprie azioni

Possiamo provare colpa o vergogna per azioni sia rilevanti che minuscole.
Come paragoneresti la gravità di queste tre esperienze?

1.       Claudia si sentiva stanca al termine della giornata. Il telefono squillava e decise di non rispondere perché non aveva voglia di parlare con nessuno. Udì allora la voce della madre sulla segreteria telefonica che diceva: «Claudia, sei in casa? Voglio raccontarti della mia vacanza». Claudia non rispose.
2.       Dopo che la madre di Claudia le aveva lasciato il messaggio, il telefono squillò di nuovo. Appena Claudia sentì la voce della sua migliore amica sulla segreteria telefonica, alzò il ricevitore e chiacchierò per dieci minuti.
3.       Il giorno dopo Claudia disse alla madre che non era in casa quando lei la sera prima l'aveva chiamata.

Le tre esperienze di Claudia riguardano eventi di poca rilevanza. Eppure molte persone giudicherebbero in maniera diversa la gravità di tali eventi. Per quale di questi pensi che ti sentiresti in colpa? Per quale motivo?
La tua valutazione della gravità di un'azione o di un pensiero dipende dalle tue regole e dai tuoi valori personali. Per molte persone il senso di colpa sarebbe più motivato dall'aperta bugia del terzo esempio piuttosto che dal non avere risposto al telefono nel primo. Alcuni dicono che si sentirebbero ugualmente in colpa in tutti e tre gli esempi.
Senso di colpa e vergogna frequenti possono significare che o vivi la vita in una maniera che vìola i tuoi principi (per esempio se hai una relazione quando credi nel matrimonio monogamo), oppure che consideri come gravi troppe azioni di poca rilevanza.
Per valutare la gravità delle azioni che ti procurano senso di colpa e vergogna, puoi provare a rispondere alle seguenti domande:

-          Le altre persone considerano questo evento grave come lo considero io?
-          Alcuni lo considerano meno grave? Per quale motivo?
-          Quanto mi sembrerebbe grave questo evento se ne fosse responsabile il mio migliore amico e non io?
-          Quanto mi sembrerà importante questo evento tra un mese? E tra un anno? E tra cinque anni?
-          Quanto mi sembrerebbe grave questo evento se qualuno lo facesse a me?
-          Conoscevo in anticipo il significato o le conseguenze delle mie azioni (o dei miei pensieri)? Sulla base di ciò che sapevo allora, valgono le mie valutazioni attuali?
-          Si può porre rimedio in tutto o in parte del danno causato? Quanto tempo richiederà?
-          C’era un’azione peggiore che ho preso in considerazione ma poi ho evitato?

Si tratta di domande che ti esortano a guardare la situazione da punti di vista diversi.
Ciò risulterà particolarmente utile se tendi a provare colpa o vergogna in molte situazioni, persino quando altri con valori simili ai tuoi non ne provano.

Soppesare le responsabilità personali

Una volta accertata la gravità delle tue azioni, è utile soppesare di quanta parte della violazione sei da ritenere unicamente responsabile.
Un metodo opportuno per soppesare la responsabilità personale è quello di tracciare un «cerchio delle responsabilità». Per fare questo, elenca le persone coinvolte e gli aspetti di una situazione che hanno contribuito a un evento per il quale ti senti colpevole o ti vergogni.
Includiti nell'elenco. Dopodiché disegna un cerchio e assegnate degli spicchi di responsabilità dell'evento in grandezze che riflettano la responsabilità relativa. Disegna solo alla fine il tuo spicchio, così che non tu non possa assegnarti troppa responsabilità anticipatamente.
I cerchi delle responsabilità possono aiutarti a valutare i gradi di responsabilità di ognuno degli elementi che determinano una situazione. Le persone che spesso si sentono colpevoli per cose di poca importanza trovano che i cerchi delle responsabilità le aiutino a riconoscere che non sono responsabili al 100% delle cose indesiderabili che accadono. Le persone che si sentono colpevoli o provano vergogna dopo che hanno causato danni ad altri possono utilizzare il cerchio delle responsabilità per valutare quanta parte abbiano avuto nel danno arrecato, prima di porvi rimedio.

Fare ammenda

Se hai fatto del male a un'altra persona, è importante fare ammenda per l'azione che hai commesso. Chiedere di riparare al danno che hai procurato può essere un elemento importante per dare sollievo a te stesso e alla relazione. Fare ammenda significa riconoscere ciò che hai fatto, trovare il coraggio di affrontare la persona che hai offeso, chiedere perdono e determinare cosa puoi fare per rimediare al male che hai causato.
Nota che ci stiamo concentrando sul fare ammenda, e non sul fatto che l'altra persona ti perdoni. Puoi chiedere a qualcuno di perdonarti «con il tempo», ma ciò non garantisce che ti perdonerà, specialmente se gli hai fatto molto male o se il comportamento offensivo si è ripetuto più volte. Tuttavia, fare ammenda può aiutarti a sentirti meglio, specie se sei davvero dispiaciuto.  Inoltre prova ad apportare dei cambiamenti nel tuo comportamento per cercare di essere una persona migliore. Tentare di essere migliori vi avvicina al rispetto dei tuoi valori, e questo può farti stare meglio con te stesso.
 
Rompere il silenzio

Quando la segretezza circonda la vergogna, può risultare determinante confidarsi con una persona fidata su quanto è accaduto. Il bisogno di mantenere il silenzio è spesso basato sulla previsione che rivelare il segreto darà luogo a una condanna, a una critica o a un rifiuto da parte degli altri. Non è raro che persone che hanno mantenuto un segreto per una vita intera rimangano sorprese dell'approvazione ricevuta una volta rivelato il loro segreto. L'approvazione si scontra con il rifiuto previsto, e costringe a riconsiderare il significato del segreto.
Anche se non ti fidi completamente di nessuno, è importante che riveli il tuo segreto alle persone di cui ti fidi maggiormente.
Potresti confidare a queste persone quanta ansia ti procura rivelare il tuo segreto, e come ti risulti difficile farlo. Accertati di parlare con qualcuno quando avrai un'occasione propizia per dire tutto ciò che hai bisogno di dire, e di parlare delle risposte che ne riceverai.
 
Perdonarsi

Se anche sei una brava persona, ciò non significa che non farai mai nulla di male. Essere umani implica commettere degli errori.
Se dopo un'attenta valutazione giungi alla conclusione di avere fatto qualcosa di sbagliato, allora perdonarti può aiutarti ad alleviare parte del tuo senso di colpa o della tua vergogna.
Nessuno è perfetto. Tutti noi, a un certo punto della nostra vita, violiamo i nostri stessi principi o non rispettiamo i nostri standard.
Proviamo colpa o vergogna se crediamo che ciò che abbiamo fatto significa che siamo disprezzabili. Ma le nostre infrazioni non ci rendono automaticamente privi di ogni valore.
Le nostre azioni possono essere legate a una particolare situazione o a un periodo specifico della nostra vita.
Il sapersi perdonare permette un cambiamento nell'interpretazione delle nostre infrazioni o violazioni. Così l'idea secondo la quale «Ho commesso questo errore perché sono una persona spregevole» può diventare «Ho commesso questo errore durante un periodo orribile della mia vita dove non mi importava comportarmi a questo modo».
Perdonare non significa approvare, dimenticare o negare il dolore che hai causato agli altri. Piuttosto, perdonarsi significa riconoscere le proprie imperfezioni ed errori e accettare i propri difetti.
Può essere utile anche considerare come la tua vita non sia stata un continuo susseguirsi di errori e cattive azioni.
 


RICORDA: Perdonarsi significa riconoscere anche ciò che abbiamo di buono, i nostri punti di forza, e non solo i punti deboli.
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